Anche per l'album "Effetti personali" Caputo non rinuncia ad una incursione nei ritmi latini e lo fa con "Flamenco Amorespia".
Non può mancare quindi nell'arrangiamento una chitarra classica suonata secondo i canoni del flamenco.
Una "spy-love story" con le immancabili trovate liriche di Sergio che da buon ex- pubblicitario esperto in marketing inserisce nel testo perfino una "massaia Dash"!
La canzone è stata scelta anche per essere pubblicata come lato B del 45 giri "Il garibaldi innamorato", altra traccia dalle forti connotazioni latine.
FLAMENCO AMORESPIA
Dai, che sei tu... mi hai seminato ad Istanbul...
Si, c'ero anch'io... sul pullman dei turisti a Rio...
E i tuoi bull-dog gli ho conosciuti giu' ad Hong Kong...
ho ancora il buco nel palto'...
Ma adesso senti un po'...
Ci tengo che ascolti questo flamenco,
che forse ti entrera' per di qua...
ti uscira' per di la...
Mi sento dieci anni in meno,
e li spendo in attimi cosi'
cosa vuoi che c'importi di quei microfilm...
Ciao, come va? Ti va un bicchiere di Pentotal...
Ehi, sono me... garofani o marron glace'...
Ho preso freddo... t'aspettavo a Gorky Park
ma ormai che differenza fa...
non e' la prima gaffe...
Ci tengo che ascolti questo flamenco
Flamenco Amorespia...
che chissa' se sara' un'idiozia...
Ci tengo... se non accetti mi offendo...
Flamenco Amorespia
che chissa' se varra' la tua pelle o la mia...
Dai, che sei te... t'ho vista sull'Orient Express
Si, c'ero anch'io... t'ho dato pure il posto mio...
Ma adesso e' bello immaginarti double-face,
un po' demonio, un po' pin-up...
e un po' massaia Dash...
Ci tengo... se non mi abbracci io svengo
Se svengo che si fa? Restera' un flamenco a meta'...
Ci tengo che afferri questo momento
momento un po' cosi'...
cosa vuoi che ci importi di quei microfilm...
Flamenco Amorespia...
che chissa' se sara' un'idiozia...
ciao! Prima di tutto complimenti per il tuo blog e per il lavoro certosino che c'è dietro. Proprio in questi giorni sto leggendo Sabato Italiano Memories, assolutamente esilarante, libro che dà la possibilità di capire il Caputo degli esordi e tutto quello che c'è dietro il suo album di debutto.
RispondiEliminagrazie anche per gli spartiti, purtroppo non ho la chitarra ma mi sarebbe piaciuto suonicchiare qualcosa. Su youtube si trovano molti tutorial curati dallo stesso Sergio. Un saluto !
Ciao, grazie dei complimenti, anch'io ho trovato il libro "Un sabato italiano memories" molto divertente e se non l'hai letto ti consiglio anche l'altro libro scritto da Caputo "Disperatamente e in ritardo cane" edito sempre da Mondadori.
RispondiEliminasono curioso di vedere l'opera precedente di Sergio. Proprio ieri ho spedito una bella foto a Sergio: primo piano di conchiglie, sabbia e "sabato italiano Memories", sullo sfondo la spiaggia e il mare...acutamente mi ha risposto "che invidia, almeno sono presente IN FOTO". Nel senso che avrebbe voluto essere al mare!
RispondiEliminaVisto che ci sono vorrei chiederti il perchè di questo diradarsi dei concerti del nostro, un tempo ne faceva di più in vere e proprie tournee. Mi pare che 3 concerti in 3 mesi sono davvero pochi, a meno che non voglia salvaguardarsi dal rischio di qualche flop di pubblico (in questo caso ha ragionissima). Penso anche che a 60 anni pretenda giustamente un pubblico di qualità in poche location elette. Ciao !