La canzone conclusiva del mini Lp di Sergio Caputo uscito nel 1981 è "Mentre il sole se ne andava via".
Il brano mi ricorda musicalmente molto lo stile di Lucio Dalla, il testo invece è molto caputiano con versi simpatici e divertenti, come quando per alludere alle bestemmie, elegantemente scrive: "lo portò alla sala corse dove andava a giocare, madonne tristi che cascavano dal cielo...".
L'arrangiamento prevede un basso molto corposo, quasi funky e degli effetti di sintetizzatore che mi hanno ricordato quelli usati nel brano "Week end", che comparirà nell'album "Un sabato italiano" uscito nel 1983.
MENTRE IL SOLE SE NE ANDAVA VIA
Fù come il miracolo a Milano
uno straccio di azzurro tra le nuvole nere
la piccola sarta prese il volo ed arrossì davanti al povero ragioniere
e insieme andarono a ballare
C'era la guerra sì, ma fù bevendo un cappuccino
che si parlarono d'amore e si presero per mano sotto il tavolino
Mentre il sole, mentre il sole se ne andava via (ripete 4 volte)
Fù come la volta in cui suo padre
lo portò alla sala corse dove andava a giocare
Madonne tristi che cascavano dal cielo
e tanti occhi fissi a ad aspettare
e i suoi pensieri si confusero alle voci
insieme al fumo delle nazionali
e non sapeva dove andare, cosa fare
ed ebbe voglia di scappare
Mentre il sole, mentre il sole se ne andava via (ripete 4 volte)
E adesso è come un animale
una canzone che lo stringe per la gola
è una ragazza che lo ama e non lo ama e in ogni caso vuole star da sola!
E' un criminale immaginario, testa a posto, che ha paura della polizia
come una barca che non vuole navigare per una strana malattia
Anche il sole, anche il sole se ne è andato via (ripete 4 volte)
Anche il sole, anche il sole se ne è andato via (ripete 2 volte)
L'angolo degli accordi:
Sol Do Sol Mim
Uh yeah uh yeah ra da da uh yeah uh yeah ra da da
Sol Do Sol Mim
Uh yeah uh yeah ra ra ra ra uai du ru duu uh yeah uh yeah ra da da
Sol
Fù come il miracolo a Milano
Do
uno straccio di azzurro tra le nuvole nere
uno straccio di azzurro tra le nuvole nere
Sol Do
la piccola sarta prese il volo ed arrossì davanti al povero ragioniere
la piccola sarta prese il volo ed arrossì davanti al povero ragioniere
Sol
e insieme andarono a ballare
e insieme andarono a ballare
Do
C'era la guerra sì, ma fù bevendo un cappuccino
Sol DoC'era la guerra sì, ma fù bevendo un cappuccino
che si parlarono d'amore e si presero per mano sotto il tavolino
Sol DoMentre il sole, mentre il sole se ne andava via (ripete 4 volte)
Sol
Fù come la volta in cui suo padre
Do
lo portò alla sala corse dove andava a giocare.
Sol
Madonne tristi che cascavano dal cielo
Do
e tanti occhi fissi a ad aspettare
Sol
e i suoi pensieri si confusero alle voci
Do
insieme al fumo delle nazionali
Sol
e non sapeva dove andare, cosa fare
Do
ed ebbe voglia di scappare
Sol Do
Mentre il sole, mentre il sole se ne andava via (ripete 4 volte)
Sol Do Sol Mim
Uh yeah uh yeah ra da da uh yeah uh yeah ra da da
Sol Do Sol Mim
Uh yeah uh yeah ra ra ra ra uai du ru duu uh yeah uh yeah ra da da
Sol
E adesso è come un animale
Do
una canzone che lo stringe per la gola
Sol Do
è una ragazza che lo ama e non lo ama e in ogni caso vuole star da sola
Sol Do
E' un criminale immaginario, testa a posto, che ha paura della polizia
Sol Do
come una barca che non vuole navigare per una strana malattia
Sol Do
Anche il sole, anche il sole se ne è andato via (ripete 4 volte)
Sol Do Sol Mim
Uh yeah uh yeah ra da da uh yeah uh yeah ra da da
Sol Do
Anche il sole, anche il sole se ne è andato via (ripete 2 volte)
L'angolo delle curiosità:
Parlando di questa canzone, Sergio Caputo ha detto: "E' un reggae, il testo parla dei miei genitori, non so quanti abbiano dedicato un reggae ai genitori!".
Questo invece il suo giudizio sul mini album: "Non mi aspetto molto da questo mini-album, le canzoni sono carine, ma sono stilisticamente troppo diverse tra loro, insomma se fossi un critico musicale direi che ho fatto un album immaturo, ma non lo dico per non suggerire a nessun critico nulla che non gli verrebbe spontaneamente in mente".
Poi chiosa con le prospettive sul futuro: "Ho deciso di essere d'ora in avanti più rigoroso e coerente sullo stile e il mio prossimo album avrà una direzione molto più decisa e personale".
Parola che si sono rivelate azzeccatissime, nel 1983 Caputo da infatti alle stampe il suo capolavoro, "Un sabato italiano", di cui parleremo nei prossimi post.
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