sabato 26 settembre 2015

Sanguamaro



Il nostro Caputo è molto ispirato e le liriche di questa canzone lo confermano, abbiamo pensieri come rondini di mare che al tramonto se ne vanno via e pensieri come quadri da attaccare alle pareti dell'amore.
La musica, come del resto tutto l'album Egomusicofecalo, ha poco a che vedere con lo swing-jazz a cui ci aveva abituto Sergio. Qui le tastiere si incaricano della ritmica della canzone mentre la chitarra elettrica tesse degli eleganti riff e bene si fonde al basso fantasioso di Luca Pirozzi, che proprio da pochi mesi si è riunito a Caputo per seguirlo nei live del 2015.







SANGUAMARO

Scende la notte lungo i tetti
dove neanche i gatti
vogliono abitare più...

appiccicata alla finestra del tuo cuore
col binocolo guardi giù...
se i tuoi pensieri si potessero toccare
zitto zitto te li ruberei...
e alle pareti verderame del mio amore
come quadri io li appenderei...

Sangue amaro...
che ti serve farti il sangue amaro...
sangue amaro...
se ti arrendi a questo mondo strano...

Ma i tuoi pensieri
sono rondini di mare...
col tramonto se ne vanno via...
dovremo ancora fino all'alba mescolare
i tuoi colori con la mia pazzia...
com'eravamo... come siamo...
e non dormiamo... lascia stare...
sono solo guai...
anche le stelle mica sono sempre quelle...
fra le stelle chi c'è stato mai...?

Sangue amaro...
che ti serve farti il sangue amaro...
sangue amaro...
se ti arrendi a questo mondo strano...

Scende la notte lungo i tetti
dove neanche i gatti
vogliono abitare più...
appiccicata alla finestra del tuo cuore
col binocolo guardi giù..

Sangue amaro...
che ti serve farti il sangue amaro...
sangue amaro...
L'angolo degli accordi:
Do
Scende la notte lungo i tetti
                         Sol
dove neanche i gatti

vogliono abitare più...
Do
appiccicata alla finestra del tuo cuore
      Sol
col binocolo guardi giù...
Do
se i tuoi pensieri si potessero toccare
        Sol
zitto zitto te li ruberei...
Do
e alle pareti verderame del mio amore
          Sol
come quadri io li appenderei...
Do        Re
Sangue amaro...
 Do                                    Sol
che ti serve farti il sangue amaro...
Do       Re
sangue amaro...
        Do                                  Re
se ti arrendi a questo mondo strano...
Do
Ma i tuoi pensieri

sono rondini di mare...
          Sol
col tramonto se ne vanno via...
Do
dovremo ancora fino all'alba mescolare
          Sol
i tuoi colori con la mia pazzia...
 Do
com'eravamo... come siamo...
                                         Sol
e non dormiamo... lascia stare...

sono solo guai...
 Do
anche le stelle mica sono sempre quelle...
          Sol
fra le stelle chi c'è stato mai...?
Do        Re
Sangue amaro...
          Do                           Sol
che ti serve farti il sangue amaro...
Do       Re
sangue amaro...
Do                                          Sol
se ti arrendi a questo mondo strano...
Do
Scende la notte lungo i tetti

dove neanche i gatti
Sol
vogliono abitare più...
Do
appiccicata alla finestra del tuo cuore
      Sol
col binocolo guardi giù..
Do        Re
Sangue amaro...
          Do                           Sol
che ti serve farti il sangue amaro...
Do       Re
sangue amaro...

L'angolo dei video:

Per questa canzone Caputo realizza anche un bel videoclip, in cui sfoggia anche un nuovo look con tanto di baffi!




mercoledì 23 settembre 2015

Nel tunnel







Traccia affascinante questa "Nel tunnel", musicalmente lontana anni luce del Caputo di "Un sabato italiano".
La canzone si apre con una chitarra elettrica distorta e da una pianola, a cui si aggiungo dei riff di tromba molto "lounge".
Il testo è abbastanza criptico e Sergio gioca con le parole come solo lui sa fare.
L'atmosfera dark rispecchia molto il titolo della canzone, ed è sicuramente una di quelle canzoni che non renderebbero per nulla se eseguite in via acustica, purtroppo Caputo non l'ha mai eseguita neanche in veste elettrica, speriamo che un giorno decida di portarla in concerto!
Entriamo "nel tunnel" con Sergio:





NEL TUNNEL


Alle sei ti svegliano
per chiederti se vivi qui...
dolly-mano-elettrica dice
"seduti... questa è la routine..."
ho ricordi confusi della jungla...
da dove vieni pure tu...
ci credevamo angeli...
adesso non voliamo più
qui... nel tunnel... nel tunnel
Barbie è sotto i ferri e dice
"un giorno tocca pure a te"
mi minaccia col suo alito
somiglia proprio a Chevy Chase...
allora corra nel Jetzemani,
e urlo "Sono Carlo Marx...
tirate fuori le mie adidas...
le ho perse quarant'anni fa..."
qui... nel tunnel... nel tunnel
Ma tu guarda che luna...
ma tu guarda che luna  c'è
non fidarti di niente...
non fidarti nemmeno di me...
Ora nonna solitudine
mi spiega che non beve più...
Mary fa i capelli a tutti... e i miei
i miei li vuole fare blu...
il Dalai lama è biondo cenere...
e crede addirittura in Dio...
vedi, questa è la mia faccia, si...
però non sono mica io...
qui... nel tunnel... nel tunnel
Ma che razza di luna...
ma che razza di luna che c'è...
non parlare con nessuno...
non parlare più più neanche con me..

L'angolo degli accordi:
Mim
Alle sei ti svegliano

per chiederti se vivi qui...

dolly-mano-elettrica dice
  La                             
"seduti... questa è la routine..."
Mim
ho ricordi confusi della jungla...

da dove vieni pure tu...

ci credevamo angeli...
 La                              
adesso non voliamo più
         Mim                            La
qui... nel tunnel... nel tunnel  (4x)
Mim
Barbie è sotto i ferri e dice

"un giorno tocca pure a te"

mi minaccia col suo alito
La
somiglia proprio a Chevy Chase...
Mim
allora corra nel Jetzemani,

e urlo "Sono Carlo Marx...

tirate fuori le mie adidas...
         La
le ho perse quarant'anni fa..."
Mim                                       La
qui... nel tunnel... nel tunnel (4x)
Sol
Ma tu guarda che luna...
La                                 Mim
ma tu guarda che luna  c'è
Sol
non fidarti di niente...
La                                  Si
non fidarti nemmeno di me...
 Mim
Ora nonna solitudine

mi spiega che non beve più...

Mary fa i capelli a tutti... e i miei
La
i miei li vuole fare blu...
Mim
il Dalai lama è biondo cenere...

e crede addirittura in Dio...

vedi, questa è la mia faccia, si...
La
però non sono mica io...
         Mim                                      La
qui... nel tunnel... nel tunnel (4x)
Sol
Ma che razza di luna...
La                                     Mim
ma che razza di luna che c'è...
Sol
non parlare con nessuno...
La                                                Si
non parlare più più neanche con me..

martedì 22 settembre 2015

Egomusicocefalo



"Egomusicocefalo" è la canzone che da anche il titolo all'album.
Con questo pezzo, Caputo torna al "nonsense" e alle sue liriche folli e pazze che ce lo fanno amare sempre più, ecco quindi spuntare dalla sua penna "sembri un torcicollo di Chopin" e "pesci che vengon su ad ascoltare un po' di blues".
Musicalmente la canzone è molto ricca di suoni, con una chitarra acustica che apre le danze e che conduce il ritmo per tutto il pezzo a cui poi si affiancano le tastiere, la batteria e un bell'assolo di chitarra elettrica. 








EGOMUSICOCEFALO

Alzo gli occhi e vedo te...
egomusicocefalo
tempo per le danze non ce n'è

egomusicocefalo
i clown son già scappati via...
il re caprone è in agonia...
le armate zombie dal trallallà
son già alle porte della città...

Apro il frigo e vedo ancora te...
egomusicocefalo
sembri un torcicollo di Chopin
egomusicocefalo
ma tutti i pesci vengon su...
per ascoltare un po' di blues...
e un dio cartoon dall'aldilà
promette mosche e siccità...

Odio la mia testa ma è la sola che ho...
vedi, muovo ancora le mie zampe, che ti piaccia o no...
guarda, la tua fender non si pettina più...
non scappare sotto il tavolo...
sono il mostro che hai creato tu...

Figlio della peste di Babel...
egomusicocefalo
sembri un sogno porno di Chanel
egomusicocefalo
ma i clown son già scappati via...
il re caprone è in agonia...
le armate zombie del trallallà...
son già alle porte della città...

...

E tutti i pesci vengon su
per ascoltare un po' di blues...
e un dio cartoon dall'aldilà
promette mosche e siccità...

Odio la mia pelle, ma è la sola che ho...
vivo nel tuo specchio da cent'anni che ti piaccia o no...
ero nei tuoi sogni prima ancora che nascessi tu...
non cercare di nascondermi...
sono il mostro che hai creato tu...

Sembra notte ma non è
egomusicocefalo
come un torcicollo di Chopin
egomusicocefalo
.....
Alzo gli occhi e vedo te
egomusicocefalo
come un torcicollo di Chopin
egomusicocefalo

L'angolo degli accordi:

Re La Re La Re La Mi La
Na na na na na na na na na

Re La Re La Re La Mi La
Na na na na na na na na na
La
Alzo gli occhi e vedo te...
      Re       La      Mi
egomusicocefalo
La
tempo per le danze non ce n'è
      Re       La      Mi
egomusicocefalo
   Re            La      Re      La
i clown son già scappati via...
   Re   La         Mi     La
il re caprone è in agonia...
    Re        La            Re    La
le armate zombi dal trallallà
       Re        La      Mi       La
son già alle porte della città...

Apro il frigo e vedo ancora te...
      Re       La     Mi
egomusicocefalo
La
sembri un torcicollo di Chopin
       Re      La      Mi
egomusicocefalo
      Re     La     Re         La
ma tutti i pesci vengon su...
      Re    La       Mi      La
per ascoltare un po' di blues...
        Re      La           Re  La
e un dio cartoon dall'aldilà
     Re      La            Mi  La
promette mosche e siccità...
Re                                                  La
Odio la mia testa ma è la sola che ho...
Re                                                                             La
vedi, muovo ancora le mie zampe, che ti piaccia o no...
Re                                                    La
guarda, la tua fender non si pettina più...
       Mi
non scappare sotto il tavolo...

sono il mostro che hai creato tu...
La
Figlio della peste di Babel...
     Re       La       Mi
egomusicocefalo
La
sembri un sogno porno di Chanel
       Re      La       Mi
egomusicocefalo
        Re             La      Re      La
ma i clown son già scappati via...
   Re    La        Mi      La
il re caprone è in agonia...
    Re       La               Re   La
le armate zombie del trallallà...
       Re        La         Mi    La
son già alle porte della città...

...
    Re    La      Re        La
E tutti i pesci vengon su
      Re    La        Mi     La
per ascoltare un po' di blues...
        Re      La           Re  La
e un dio cartoon dall'aldilà
     Re      La            Mi  La
promette mosche e siccità...
Re                                                    La
Odio la mia pelle, ma è la sola che ho...
Re                                                                            La
vivo nel tuo specchio da cent'anni che ti piaccia o no...
Re                                                                   La
ero nei tuoi sogni prima ancora che nascessi tu...
        Mi
non cercare di nascondermi...

sono il mostro che hai creato tu...
La
Sembra notte ma non è
      Re       La      Mi
egomusicocefalo
La 
come un torcicollo di Chopin
      Re      La         Mi
egomusicocefalo

Re La Re La Re La Mi La
Na na na na na na na na na

Re La Re La Re La Mi La
Na na na na na na na na na
La        
Alzo gli occhi e vedo te
      Re       La     Mi
egomusicocefalo
La 
come un torcicollo di Chopin
      Re       La       Mi
egomusicocefalo

Re La Re La Re La Mi La
Na na na na na na na na na

L'angolo delle curiosità:

Caputo non ha mai fornito spiegazione sull'origine del titolo bislacco, probabilmente riferito alla caratteristica di album da one man band, la parola suggerisce un individuo pensante dalla forte personalità e dedito alla musica. La copertina del disco ritrae Sergio che suona la chitarra indossando un sacchetto di cartone in testa. Probabile la citazione a una serie di strisce dei Peanuts dove Charlie Brown in vacanza a un campeggio, è costretto per problemi psicologici a indossare un sacchetto che occulta il suo volto alla vista degli altri coetanei, e che sarà per lui una insolita occasione di successo.

sabato 19 settembre 2015

Welcome to the wild side


Canzone di mestiere, questa "Welcome to the wild side", per mettere legna in cascina e fare numero.
La melodia ricorda a tratti anche la "Canzone del sole" di Battisti.
Sergio ci da la sua visione della fine del boom economico e dell'inizio degli anni di piombo.







WELCOME TO THE WILD SIDE

Welcome... Welcome to the wild side...
Welcome... Welcome to the wild side...

Venimmo al mondo
come un sacco di guai...
da un pianeta dove il pane non mancava mai...
e non ti dico la delusione
che c'era già la televisione
e i cani litigavano coi gatti
per tradizione...
Welcome... Welcome to the wild side...
Welcome... Welcome to the wild side...
Poi un marconista.. un erotista lassù
ci tradusse le istruzioni per amarci di più...
io mi avventavo sull'autostrada....
sintonizzato su una radio indiana...
mentre aprivo anche ai ladri
le porte della mia casa...
Welcome... Welcome to the wild side...
Welcome... Welcome to the wild side...
Dopo il diluvio
anche la guerra finì...
chi aveva un Dio da qualche parte prese il treno e partì...
e assatanati di redenzione,
salimmo ognuno sulla propria croce...
le voci ubriache dei poeti uccisi
in fondo al cuore...
Welcome... Welcome to the wild side...
Welcome... Welcome to the wild side...
Welcome... Welcome back to the wild side...
Welcome... Welcome back to the wild side...
E quando il gallo cantò
una cometa nel cielo passò...
disse buon anno e buon film...
e tutti piansero...
e tutti risero..
Welcome... Welcome to the wild side...
Welcome... Welcome to the wild side...
Poi chissà come la balena sparì...
la cercammo negli aeroporti...
in tutti i porti... ma non era lì...
chiamammo tutti gli ospedali...
ma non tenevano animali...
andammo perfino sulla luna
senza fortuna...
Welcome... Welcome to the wild side...

L'angolo degli accordi:

La  Mi        La  Mi               La             Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La      Mi       La  Mi               La             Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La                Mi
Venimmo al mondo
               Re         Mi
come un sacco di guai...
La                              Mi                 Re     Mi
da un pianeta dove il pane non mancava mai...
La
e non ti dico la delusione

che c'era già la televisione

e i cani litigavano coi gatti
Mi
per tradizione...
La  Mi        La  Mi               La          Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La Mi         La  Mi               La          Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La                 Mi                Re        Mi
Poi un marconista.. un erotista lassù
La                        Mi             Re          Mi
ci tradusse le istruzioni per amarci di più...
La
io mi avventavo sull'autostrada....

sintonizzato su una radio indiana...

mentre aprivo anche ai ladri
              Mi
le porte della mia casa...
La Mi         La Mi                La           Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La Mi         La Mi                La           Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La            Mi
Dopo il diluvio
              Re       Mi
anche la guerra finì...
                     La                     Mi                  Re       Mi  
chi aveva un Dio da qualche parte prese il treno e partì...
La
e assatanati di redenzione,

salimmo ognuno sulla propria croce...

le voci ubriache dei poeti uccisi
Mi
in fondo al cuore...
La Mi         La Mi                La            Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La Mi         La Mi                 La           Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La Mi         La            Mi              La             Re Mi
Welcome... Welcome back to the wild side...
La Mi         La            Mi              La             Re Mi
Welcome... Welcome back to the wild side...
Re               Mi         La
E quando il gallo cantò
Re   Mi              La         Re
una cometa nel cielo passò...
                  Mi                La
disse buon anno e buon film...
Re      
e tutti piansero...
Mi
e tutti risero..
 La Mi        La Mi                La            Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La Mi         La Mi                La            Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...
La             Mi            Re        Mi
Poi chissà come la balena sparì...
    La
la cercammo negli aeroporti...
                                            Mi
in tutti i porti... ma non era lì...
 La                       Re
chiamammo tutti gli ospedali...
 La                       Re
ma non tenevano animali...
 La                        Re
andammo perfino sulla luna
 Mi
senza fortuna...
 La Mi         La Mi                La            Re Mi
Welcome... Welcome to the wild side...

domenica 13 settembre 2015

Un giorno di settembre



Questa canzone, con questo titolo non potevamo che recensirla a settembre!
E' uno di quei pezzi da rivalutare e lo stesso Caputo lo avrà pensato, dato che è uno dei pochi brani di "Egomusicocefalo" ad essere stato ripescato dall'oblio e suonato in alcuni live.
Sergio ci parla di una storia complicata che "lo prende alla gola" e lo fa con molta poesia, aiutato anche dal bell'arrangiamento, fatto di piano e chitarra distorta.







UN GIORNO DI SETTEMBRE

E' un giorno di Settembre...
cent'anni che non piove...
mi sento affascinato...
stregato dalle nuvole...
e tu... sei un tipo difficile...
chi sei... signora inquietudine...
è un giorno di Settembre
nel bar di una stazione...
la folla e i miei pensieri
mi rendono invisibile...
quand'è... che ho smesso di vivere...?
chissà... dovremmo rinascere...

e mi prende alla gola
questa storia di te...
che magari sei sola
anche senza di me...
e più ricchi di niente
per ferirci di più
per le strade di sempre
che conosci anche tu...

E' un giorno di Settembre...
e il cielo è chissà dove...
mi sento intrappolato...
schiacciato dalle nuvole...
e tu... sei un tipo difficile...
vorrei vederti stravincere...

ma mi prende alla gola
questa voglia di te...
che magari sei sola
anche senza di me...
e lontano lontano...
più lontano da chi...
questo piccolo mondo
che ci cambia così...
L'angolo degli accordi:

Sol
E' un giorno di Settembre...
     Sim
cent'anni che non piove...
Sol
mi sento affascinato...
                      Do   Re
stregato dalle nuvole...
   Sim                     Do
e tu... sei un tipo difficile...
      Sim                        Do
chi sei... signora inquietudine...
        Sol
è un giorno di Settembre
      Sim
nel bar di una stazione...
    Sol
la folla e i miei pensieri
                          Do Re
mi rendono invisibile...
        Sim                               Do
quand'è... che ho smesso di vivere...?
    Sim                        Do
chissà... dovremmo rinascere...
        Sol                 Re
e mi prende alla gola
            Sol        Re
questa storia di te...
       Sol            Re
che magari sei sola
           Sol        Do
anche senza di me...
         Sol         Do
e più ricchi di niente
      Sol          Do Sol
per ferirci di più
                         Do
per le strade di sempre
       Sol                  Do
che conosci anche tu...
         Sol
E' un giorno di Settembre...
      Sim
e il cielo è chissà dove...
     Sol
mi sento intrappolato...
                            Do   Re
schiacciato dalle nuvole...
  Sim                       Do
e tu... sei un tipo difficile...
     Sim                 Do
vorrei vederti stravincere...
           Sol                  Re
ma mi prende alla gola
            Sol         Re
questa voglia di te...
       Sol            Re
che magari sei sola
          Sol         Do
anche senza di me...
   Sol
e lontano lontano...
                        Do  Sol
più lontano da chi...
                              
questo piccolo mondo
           Sol       Do
che ci cambia così...

L'angolo dei live:

La prima versione live che presentiamo è anche fornita di video e risale al 2007, la location è quella del Jazz festival di Pineto:



La seconda invece risale al 2009, solo audio, eseguita a Roma, durante la manifestazione "All'ombra del Colosseo":




L'ultima versione è molto particolare, infatti Caputo esegue la canzone all'ukulele:


domenica 6 settembre 2015

Abbracciami



Se dovessi usare un aggettivo per definire questa canzone direi "intrigante", le sonorità utilizzate sono distanti anni luce dal Caputo "classico" che tutti conoscono, così come l'intero album "Egomusicocefalo" segna una svolta netta nel modo di comporre di Sergio.
Va detto che molte sue composizioni del periodo più pop sono state dimenticate dallo stesso Sergio, che è restio a portarle "live", mentre sarebbe bello magari presentare un concerto con le due anime di Caputo, una prima parte con tutte le sue composizioni jazz-swing e un'altra con quelle più pop e rock.
Detto questo non ci resta che ascoltarci "Abbracciami":






ABBRACCIAMI


Abbracciami...
abbracciami...
Se sei stanca di parlare...
se non sai che cosa fare...
Abbracciami...
abbracciami...
fra le pagine strappate...
delle notti complicate...
nelle miniere abbandonate della fantasia
che i ladri del grigiore ci han portato via...
i sogni sono gnomi affamatissimi...
se non li nutri ti divorano ghiottissimi...
Abbracciami...
abbracciami...
profezie di temporale
non ne voglio più ascoltare...
in questa terra di nessuno
che appartiene a noi...
puoi chiedere ai miei occhi tutto ciò che vuoi...
le guardie di confine son lontane ormai
non hanno ali né fucili...
non le incontrerai...
Abbracciami...
abbracciami...
Questo amore è tutto quello che ho...
vuoi portarmi tu nel regno di Oz...
puoi suonarli infondo all'anima mia...
quei tamburi blu
della tua malinconia...
Abbracciami...
abbracciami...
fra le ciglia stralunate
delle notti disperate...
lungo le spiagge abbandonate
della fantasia...
che i ladri di passione ci han portato via...
i sogni sono un peso... se li lasci giù...
li devi prendere per mano
e non voltarti più...
Abbracciami...
abbracciami...
abbracciami..

L'angolo degi accordi:

Mim
Abbracciami...

abbracciami...
                          Re
Se sei stanca di parlare...
           Mim             Re
se non sai che cosa fare...
Mim
Abbracciami...

abbracciami...
                     Re
fra le pagine strappate...
         Mim            Re
delle notti complicate...
         Mim                                    Re
nelle miniere abbandonate della fantasia
         Mim                                  Re
che i ladri del grigiore ci han portato via...
   Mim                               Re
i sogni sono gnomi affamatissimi...
               Mim                         Re
se non li nutri ti divorano ghiottissimi...
   Mim
Abbracciami...

abbracciami...
                            Re
profezie di temporale
            Mim                  Re
non ne voglio più ascoltare...
                Mim
in questa terra di nessuno
               Re
che appartiene a noi...
         Mim                                    Re
puoi chiedere ai miei occhi tutto ciò che vuoi...
    Mim                                 Re
le guardie di confine son lontane ormai
                  Mim
non hanno ali né fucili...
           Re
non le incontrerai...
Mim
Abbracciami...

abbracciami...
                                   Re
Questo amore è tutto quello che ho...
                                  Re
vuoi portarmi tu nel regno di Oz...
        Mim                         Re
puoi suonarli infondo all'anima mia...
             Mim
quei tamburi blu
Re                       Mim
della tua malinconia...

Abbracciami...

abbracciami...
                            Re
fra le ciglia stralunate
         Mim         Re
delle notti disperate...
              Mim
lungo le spiagge abbandonate
         Re
della fantasia...
         Mim                                   Re
che i ladri di passione ci han portato via...
   Mim                                  Re
i sogni sono un peso... se li lasci giù...
    Mim
li devi prendere per mano
               Re
e non voltarti più...
Mim
Abbracciami...

abbracciami...

abbracciami..

mercoledì 2 settembre 2015

Un lentissimo rock




Il rock di solito è sinonimo di musica scatenata, allegra e a tutto volume e allora Caputo si inventa un "lentissimo rock" con una melodia che avanza pigramente e lentamente e con un testo abbastanza criptico che forse il solo Sergio ci potrebbe svelare e raccontare.





UN LENTISSIMO ROCK


Perso in volo
fra le stelle di un bar...
di ritorno da saturno
e i suoi anelli di gas...
strisci in casa come un lupo
e fissi un muro finché
non sei più solo... ehi...!
lo senti anche te...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...
Strano come il mare
non si agiti mai...
fra le cose che pensi
e tutto quello che fai...
i vecchi morsi della strada
non ti bruciano più...
si... ogni tanto giri a vuoto
ma il problema sei tu...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...
certo... ci sai fare
e non capisci com'è
che questa vita vola sempre
un po' più in alto di te...
urli al mondo
che l'inferno è quaggiù...
ma quella spina nel tuo cuore non è altro di più...
di un lentissimo rock...
un lentissimo rock...
Perso in volo
fra le stelle di un bar...
di ritorno da saturno
e dai suoi anelli di gas...
strisci in casa come un lupo
e fissi un muro finché
non sei più solo... ehi...!
lo senti anche te...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...

Strano come il cielo
che ti casca nel bicchiere...
con le nuvole bianche...
le nuvole nere...
chiaro come il sole
che ti acceca la mattina
coi pensieri di ora
e i pensieri di prima...
è un lentissimo rock...
un lentissimo rock...

L'angolo degli accordi:

Do
Perso in volo
         Fa
fra le stelle di un bar...
    Do
di ritorno da saturno
            Fa
e i suoi anelli di gas...
               Do
strisci in casa come un lupo
               Fa
e fissi un muro finché
                   Do      
non sei più solo... ehi...!
    Fa                  
lo senti anche te...
        Do                   Lam
è un lentissimo rock...
         Fa
un lentissimo rock...
          Do                 Lam
è un lentissimo rock...
       Fa
un lentissimo rock...
Do
Strano come il mare
          Fa
non si agiti mai...
         Do
fra le cose che pensi
           Fa
e tutto quello che fai...
              Do
i vecchi morsi della strada
           Fa
non ti bruciano più...
               Do
si... ogni tanto giri a vuoto
              Fa
ma il problema sei tu...
         Do                  Lam
è un lentissimo rock...
        Fa
un lentissimo rock...
         Do                    Lam
è un lentissimo rock...
        Fa         
un lentissimo rock...
Do
certo... ci sai fare
           Fa
non capisci com'è
                  Do
che questa vita vola sempre
                     Fa
un po' più in alto di te...
Do
urli al mondo
           Fa
che l'inferno è quaggiù...
                 Do                                    Fa
ma quella spina nel tuo cuore non è altro di più...
         Do                    Lam
di un lentissimo rock...
        Fa
un lentissimo rock...

         Do                    Lam
di un lentissimo rock...
        Fa
un lentissimo rock...

Do
Perso in volo
         Fa
fra le stelle di un bar...
    Do
di ritorno da saturno
                 Fa
e dai suoi anelli di gas...
               Do
strisci in casa come un lupo
               Fa
e fissi un muro finché
                   Do      
non sei più solo... ehi...!
    Fa                  
lo senti anche te...
        Do                   Lam
è un lentissimo rock...
         Fa
un lentissimo rock...
          Do                 Lam
è un lentissimo rock...
       Fa
un lentissimo rock...

 Do
Strano come il cielo

che ti casca nel bicchiere...
           Fa
con le nuvole bianche...

le nuvole nere...
 Do
chiaro come il sole

che ti acceca la mattina
      Fa
coi pensieri di ora

e i pensieri di prima...
        Do                    Lam
è un lentissimo rock...
       Fa
un lentissimo rock...
         Do                     Lam
è un lentissimo rock...
      Fa
un lentissimo rock...