martedì 23 giugno 2015

Bum!



Con "Bum!" Sergio sembra descrivere un eroe da film western, ambientato però in epoca moderna, con il protagonista che vaga non nel deserto ma per i bordi della tangenziale ed entra non nei saloon ma in semplici bar, per bere birra, non whisky.
L'atmosfera musicale è invece abbastanza particolare, un misto tra rock e jazz, che in gergo viene chiamato "fusion".
In alcuni tratti la melodia cantata mi ha ricordato lo stile di Lucio Dalla.
Il brano non è mai stato portato in concerto da Caputo.





BUM!


Il nostro eroe si incamminò guardingo,
tra i marciapiedi desolati...
nel rugginoso agguato del tramonto... che vento...
un gusto rancido di alberghi dimenticati...
il nostro eroe rabbrividì incallito
nella giacchetta coloniale...
il vecchio mondo, polvere di stelle ormai
sudava freddo lungo i bordi della tangenziale...
entrò nel bar chiese una birra
e si guardò allo specchio...
il barman disse "sto chiudendo"...
e lo mandò all'inferno...
uscì dal bar... si pettinò... sputò la gomma americana...
e respirò la nebbia, sì la nebbia amara
della bassa padana...
abbiamo perso le sue tracce da una settimana...

Lo ritrovammo in una piazza idiota
con la sua comica andatura,
tossiva in codice alle foglie morte... sì,
prendeva ordini dai sacchi della spazzatura...
si travestì da paracarro, fermo lì a spiare...
ma quella donna alla finestra se ne accorse e chiuse le persiane...
fu solo allora che sentì la solitudine sparargli al cuore...
e il suono di un sassofono pirata via lontano,
e nessun altro rumore... che sera...
abbiamo perso le sue tracce da una vita intera...

L'angolo degli accordi:

Lam
Il nostro eroe si incamminò guardingo,

tra i marciapiedi desolati...

nel rugginoso agguato del tramonto... che vento...
                                Sol                    Lam
un gusto rancido di alberghi dimenticati...

il nostro eroe rabbrividì incallito

nella giacchetta coloniale...

il vecchio mondo, polvere di stelle ormai
                                    Sol                       Lam
sudava freddo lungo i bordi della tangenziale...

entrò nel bar chiese una birra
                          Rem  Lam
e si guardò allo specchio...

il barman disse "sto chiudendo"...
                           Rem Lam
e lo mandò all'inferno...
                                                                    Rem  Lam
uscì dal bar... si pettinò... sputò la gomma americana...
   Sol
e respirò la nebbia, sì la nebbia amara
         Lam
della bassa padana...

abbiamo perso le sue tracce da una settimana...

Lo ritrovammo in una piazza idiota

con la sua comica andatura

tossiva in codice alle foglie morte... sì,
                                Sol                        Lam
prendeva ordini dai sacchi della spazzatura...
                                                         Rem Lam
si travestì da paracarro, fermo lì a spiare...
                                                                                  Do    Lam
ma quella donna alla finestra se ne accorse e chiuse le persiane...
                                                               Do         Lam
fu solo allora che sentì la solitudine sparargli al cuore...
      Sol
e il suono di un sassofono pirata via lontano,
              Lam
e nessun altro rumore... che sera...

abbiamo perso le sue tracce da una vita intera...



2 commenti:

  1. ciao! ho scoperto oggi il tuo blog. complimenti
    p.s.
    Bum! è una delle mie canzoni preferite di Sergio, peccato che non la porti ai concerti

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  2. Ciao! Bel blog, complimenti! Una nota su "Bum!": Sergio l'ha eseguita nel tour successivo al Sanremo 1989 (quello di "Rifarsi una vita"). Era il pezzo che apriva i concerti, e in quanto tale veniva allungato nella parte iniziale, con il riff portato avanti più a lungo.

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