Questa canzone non mi dispiace affatto, si chiama "Foschia" e non è sicuramente tra le più conosciute di Caputo, ma ha il suo fascino, con questo andamento pigro e altalenante e con la chitarra elettrica che tesse riff semplici ma piacevoli e si lancia poi in un bell'assolo con tanto di effetto wah wah verso il finale.
Il testo ci rimanda ad un rapporto di coppia che sembra essere in stallo: ("non restiamo qui come fossimo foto tessera..."), e i ricordi dei bei tempi andati sono avvolti appunto dalla foschia.
FOSCHIA
C'era un po' di foschia...
non per colpa tua...
e non per colpa mia.
Ero stufo di me...
però volevo esserci...
sennò dov'era il bluff...
era un mondo così...
e tu non c'eri mai...
ed io non ero lì...
c'era un po' di foschia...
non per colpa tua...
e non per colpa mia.
C'era un po' di foschia...
il vino andava giù...
vedessi che amnesia.
Come un lurido film...
passavano le immagini
di quelle stanze kitsch...
sai quell'anima blu
che urlava dentro me...
non c'era mica più.
C'era un po' di foschia...
tu forse mi dirai...
"ma è me che vado via..."
Dì qualcosa tu...
io non parlo più...
abbracciami, insultami, rivestiti...
che ne so...
dimmi che cos'è
questo non sò che...
non restiamo qui
come fossimo foto tessera...
C'era un po' di foschia...
sciupare un'altra fiche...
passata l'allegria.
Come un fiume che va...
lo sai che c'era un codice
e adesso chi lo sa...
c'era un po' di foschia...
domani cosa fai...
domani è una bugia...
c'era un po' di foschia
ma in fondo agli occhi miei
c'è un po' di nostalgia...
Non restare lì
a scolorire i jeans...
strapazzami, difenditi, capiscimi...
che ne so...
dimmi che cos'è
questo non so che...
che ci tiene qui
come fossimo sottotitoli.
non per colpa tua...
e non per colpa mia.
Ero stufo di me...
però volevo esserci...
sennò dov'era il bluff...
era un mondo così...
e tu non c'eri mai...
ed io non ero lì...
c'era un po' di foschia...
non per colpa tua...
e non per colpa mia.
C'era un po' di foschia...
il vino andava giù...
vedessi che amnesia.
Come un lurido film...
passavano le immagini
di quelle stanze kitsch...
sai quell'anima blu
che urlava dentro me...
non c'era mica più.
C'era un po' di foschia...
tu forse mi dirai...
"ma è me che vado via..."
Dì qualcosa tu...
io non parlo più...
abbracciami, insultami, rivestiti...
che ne so...
dimmi che cos'è
questo non sò che...
non restiamo qui
come fossimo foto tessera...
C'era un po' di foschia...
sciupare un'altra fiche...
passata l'allegria.
Come un fiume che va...
lo sai che c'era un codice
e adesso chi lo sa...
c'era un po' di foschia...
domani cosa fai...
domani è una bugia...
c'era un po' di foschia
ma in fondo agli occhi miei
c'è un po' di nostalgia...
Non restare lì
a scolorire i jeans...
strapazzami, difenditi, capiscimi...
che ne so...
dimmi che cos'è
questo non so che...
che ci tiene qui
come fossimo sottotitoli.
bellissimo pezzo, assolutamente sottovalutato nella discografia di Sergio.
RispondiEliminaL'esecuzione è ottima, Lontano Che Vai è un disco nettamente superiore ai precedenti. Nulla a che fare come genere con i primi 2, 3 dischi.