martedì 17 marzo 2015

L'astronave che arriva



L'anno è il 1985 e Sergio Caputo pubblica la sua terza fatica discografica: "No smoking" sempre sotto etichetta CGD.
Dopo il grande esordio con "Un sabato italiano" e la piacevola conferma ottenuta con "Italiani mambo", Sergio dimostra di non aver esaurito la sua vena creativa.
In copertina Caputo gioca con il doppio senso della parola "No smoking", il titolo infatti più che al divieto di fumare, mette al bando l'abito elegante, lo smoking per l'appunto, nel retro copertina infatti, Sergio appende l'abito al muro continuando a fumare.
Anche questo album contiene i consueti "calembour" caputiani, mentre le musiche spaziano dal jazz allo swing, virando anche sui ritmi latini.
Ma veniamo alla canzone che apre il disco, "L'astronave che arriva", pezzo dal testo onirico e dalla ritmica latina.
I strumenti a fiato sono ancora l'elemento trainante mentre il piano e la batteria si occupano della sezione ritmica insieme al basso, che nelle canzoni di Caputo è sempre molto curato e funzionale al pezzo.
Lo stesso Caputo parlando di questa canzone disse: "L'astronave è un brano che parla della grande utopia, bella in astratto, ben più complicata da realizzare. E nell'attesa che la grande utopia si realizzi da sola, viviamo vite confinate nel quotidiano, accontentandoci sogni, a volte ermetici a volte più romantici, nella convinzione che l'amore è spesso la sola certezza alla quale aggrapparci, fino al giorno in cui distratti dal "festeggiare eroi leggeri" ci rendiamo conto che l'astronave (cioè l'utopia di un mondo migliore, diverso) è già passate e ci dobbiamo accontentare di emozioni più omologate.






L'ASTRONAVE CHE ARRIVA

L'hai vista tu la luna a marechiaro?
L'ho vista sì e abbiamo pure chiacchierato
Di sexy-shop, corride, amori d'alto mare
E altre quisquilie di cultura generale.

Sognavo anch'io ma erano sogni dispersivi
ossi di seppia, tundre, articoli sportivi
L'utente medio aveva un sogno più sociale
Tapparsi in casa ad aspettare l'astronave.

E l'astronave che arriva sembra amica
Ma però non si ferma qui
Disegna un arcobaleno
Che sembra vero, poi
Scappa in direzione Palm Beach
E questo genere umano
Sembra vano ma una logica ci sarà
Bon Voyage, Bon Voyage

Dammi un oblò con dentro un'alba boreale
E una gibaud, sto diventando addominale
E un sogno chic in pompa-magna e tacchi a spillo
E un beauty-case imitazione coccodrillo

Ti seguirò, che altro ti serve di sapere
Verrò con te, dovessi farlo di mestiere
Lungo le spiagge primordiali a commentare
"Ma guarda un po', com'è moderna l'astronave!"

E l'astronave che arriva
vira e ammira
il panorama che c'è quaggiù
Saluta un arcobaleno
su nel cielo, poi
fugge in direzione Malibù
E tutto il genere umano
Un palmo di naso
Tutti a chiedersi dove va
Bon Voyage, Bon Voyage

E l'astronave è già passata e tu dov'eri?
Nei vernissage a festeggiare eroi leggeri
L'attualità si estrinsecava in altre forme
Tutti esauriti, lì, a sognar che non si dorme
Si l'astronave e già passata e tu dormivi
Meglio così, magari non ti divertivi. 

L'angolo degli accordi:

Sim                   Mi7
L'hai vista tu la luna a marechiaro?
La                                  La#dim           Fa#7
L'ho vista sì e abbiamo pure chiacchierato
Sim                              Mi7
Di sexy-shop, corride, amori d'alto mare
La
E altre quisquilie di cultura generale.
Sim                                     Mi7
Sognavo anch'io ma erano sogni dispersivi
La7+                             La#dim     Fa#7
ossi di seppia, tundre, articoli sportivi
Sim                                  Mi7
L'utente medio aveva un sogno più sociale
La
Tapparsi in casa ad aspettare l'astronave.
             Sim7                  Mi7
E l'astronave che arriva sembra amica
       La                         La#dim
Ma però non si ferma qui
              Sim7
Disegna un arcobaleno
        Mi7
Che sembra vero, poi
Do#m            Do#m7        Fa#7
Scappa in direzione Palm Beach
               Sim7
E questo genere umano
Mi7                            La            La#dim
Sembra vano ma una logica ci sarà
Fa#7     Sim Mi7        La   La#dim  Fa#7
Bon Voyage, Bon Voyage
Sim                           Mi7
Dammi un oblò con dentro un'alba boreale
La                                   La#dim          Fa#7
E una gibaud, sto diventando addominale
Sim                                     Mi7
E un sogno chic in pompa-magna e tacchi a spillo
La
E un beauty-case imitazione coccodrillo
Sim                              Mi7
Ti seguirò, che altro ti serve di sapere
La                                 La#dim      Fa#7
Verrò con te, dovessi farlo di mestiere
Sim                                  Mi7
Lungo le spiagge primordiali a commentare
La
"Ma guarda un po', com'è moderna l'astronave!"
            Sim7
E l'astronave che arriva
Mi7
vira e ammira
           La                            La#dim  
il panorama che c'è quaggiù
          Sim7
Saluta un arcobaleno
Mi7
su nel cielo, poi
Do#m          Do#m7     Fa#7
fugge in direzione Malibù
                Sim7
E tutto il genere umano
        Mi7      Sim7
Un palmo di naso
            La                    La#dim
Tutti a chiedersi dove va
Fa#7     Sim   Mi7       La  Mi4 La7
Bon Voyage, Bon Voyage
Rem                          Sol7
E l'astronave è già passata e tu dov'eri?
Do7+                          Do#dim         La7
Nei vernissage a festeggiare eroi leggeri
Rem                        Sol7
L'attualità si estrinsecava in altre forme
Do7+                    Do#dim                 La7
Tutti esauriti, lì, a sognar che non si dorme
Rem                            Sol7
Si l'astronave e già passata e tu dormivi
Do7+                       Do#dim       La7
Meglio così, magari non ti divertivi.

L'angolo delle curiosità:

Il brano uscito anche come 45 giri con "Scubidù" nel lato B, non ha un buon riscontro di vendite, con l'andare del tempo però il brano ottiene giustizia fino a diventare un piccolo classico, oltre ad essere uno dei più noti di Caputo in europa grazie al fatto di essere stato usato come pubblicità di una nota marca di caffè.
Il brano è presentato in anteprima nella trasmissione televisiva "Al paradise" condotta da Oreste Lionello.
Sergio Caputo ha inciso nuovamente la canzone nel 1998 per includerla nell'album "Serenadas".
In questo album che presenta anche tre inediti, Sergio re-intepretai i suoi successi del passato in chiave latina:



L'angolo live:

Questa canzone non manca mai dai live di Sergio Caputo, andiamoci a vedere e sentire alcune versioni dal vivo.
La prima è tratta dal live ufficiale "Ne approfitto per fare un po' di musica" uscito nel 1987 ed ha rispetto al disco una introduzione di basso funky molto bella:

Questa versione invece è presa dal secondo live ufficiale di Caputo, intitolato "La notte è un pazzo con le meches" ed uscito nel 2009:



Ora vediamoci un video tratto dal Festival Jazz di Pineto, anno 2007, versione molto particolare con una intro molto lunga e l'accompagnamento di una fisarmonica:



In questo video Sergio canta la canzone insieme a Loretta Goggi, i due incideranno anche una versione in studio della canzone, che sarà inserita nell'album "C'è poesia" della Goggi:



L'angolo del tutorial:

La bella linea di basso de "L'astronave che arriva":










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